martedì 29 luglio 2014

La complessità delle emozioni tra biologia e cultura

Negli ultimi decenni  lo studio delle emozioni ha riscontrato un notevole sviluppo ed un interesse da parte di studiosi e ricercatori provenienti da numerosi ambiti disciplinari come la psicologia, le neuroscienze e l'antropologia culturale.

In questo vasto ambito di ricerca numerosissime sono le teorie che si sono succedute e contrapposte al punto che ancora oggi non esiste una definizione univoca per il termine "emozione".

Una definizione che più di tutte sintetizza questo ampio e variegato universo può essere questa: Le  emozioni sono una sintesi fra specifici programmi genetici già precostituiti alla nascita e le esperienze culturali e soggettive avute dall'individuo.

In questo schema sono evidenziate le principali teorie scientifiche relative alle emozioni che si sono succedute nel tempo


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Come si vede si tratta di un ambito molto complesso e dibattuto  dove frequentemente alcune teorie si contrappongono ad altre in maniera netta e in altri casi si avvicinano tra loro in cerca di una sintesi.
Per elencare in maniera schematica le più importanti si possono distinguere una serie di emozioni primarie che sono:

  • Gioia, Felicità e Amore (a valenza positiva)
  • Rabbia, Tristezza, Paura e Disgusto (a valenza negativa)

Esistono poi delle emozioni complesse che si manifestano come dei veri e propri agglomerati, le principali sono:

  • Gelosia (Collera + Paura)
  • Vergogna (Paura + Rabbia)
  • Imbarazzo (Paura + Gioia)
  • Colpa (Rabbia verso se stessi)
  • Nostalgia (Tristezza + Piacevolezza)

Alla base della ricerca che si è sviluppata nel tempo esiste l'eterno dibattito tra "innato e appreso" sintetizzato al meglio nella precedente definizione e schematizzato di seguito

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Riccardo Cazzulo


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