Seguendo le lezioni di Derrick de Kerckhove per
un corso di “psicotecnologie e processi formativi” sono rimasto colpito e
affascinato dalla figura di Marshall Mc Luhan, sociologo canadese
scomparso nel 1980 e oggi noto soprattutto per l’affermazione “il medium è il messaggio”, per l’aver
proposto per primo il termine “villaggio
globale”, e per aver distinto i media tra “caldi” e “freddi”.
Meglio sarebbe definirlo “sociologo
incompreso”, come, in effetti, è ricordato in un articolo de Il Giornale nel
centenario dalla sua nascita
De Kerckhove nelle sue lezioni
parte da un’affermazione di Mc Luhan, che riporto in lingua originale, che ha qualcosa di stupefacente:
The next medium, whatever it is, it may be
the extension of consciousness, will include television as its content, not as
its environment, and will transform television into an art form.
A computer as a research and communication instrument could enhance retrieval, obsolesce mass library organization, retrieve the individual’s encyclopedic function and flip into a private line to speedily tailored data of a saleable kind.
A computer as a research and communication instrument could enhance retrieval, obsolesce mass library organization, retrieve the individual’s encyclopedic function and flip into a private line to speedily tailored data of a saleable kind.
Understanding Media 1962
La cosa sorprendente di quest’affermazione
del 1962 sta nel fatto che Mc Luhan morì nel 1980 senza aver visto nascere
internet!
Si tratta di una previsione di
come avrebbe potuto cambiare la comunicazione attraverso le nuove tecnologie
che, appunto, erano ancora da realizzare ai suoi tempi.
De Kerckhove scompone questa dichiarazione
in quelle che definisce le 10 predizioni
di Marshall Mc Luhan, vediamole tradotte in italiano:
1- Il prossimo medium, qualunque esso sia, potrà essere un’estensione
della coscienza per mezzo dell’elettronica.
2- Questo medium includerà la tv come suo contenuto e non
come ambiente.
Infatti oggi la tv è sul
computer tramite internet.
3- Trasformerà la tv in un’arte.
Secondo quest’affermazione
Mcluhan riteneva che quando sorge una nuova tecnologia in uno stesso campo
questa trasforma quella precedente in una forma d’arte, così come quando nacque il cinema il
contenuto era il teatro la stessa cosa accade oggi con Youtube che trasforma la
tv in una forma d’arte che ognuno può creare e caricare nel web.
4- Il prossimo medium sarà uno strumento di ricerca e di
comunicazione.
Esattamente quello che è oggi
internet.
5- Questo medium ci faciliterà nel recupero delle
informazioni.
Attraverso internet e i motori
di ricerca possiamo accedere alla memoria del mondo.
6- Tale nuovo medium renderà obsoleta l’organizzazione della
biblioteca di massa.
Non avendo visto nascere
internet questa risulta essere la predizione più stupefacente.
7- Recupererà la funzione enciclopedica degli individui.
Quello che fa oggi Wikipedia, l’enciclopedia
open source gestita da editori volontari.
8- Sarà una linea privata
Accesso a internet e a tutti i
servizi di rete con informazioni rapide e personalizzate.
9- Velocità dei dati, le informazioni saranno disponibili
molto rapidamente e personalizzate.
10- Sarà qualcosa di vendibile.
Come sta avvenendo con l’economia
digitale.
Per chi desidera approfondire segnalo
un paio di interventi di Mc Luhan in tv, la sua apparizione nel celebre film “io
e Annie” di Woody Allen e altri link interessanti.
Nessun commento:
Posta un commento