venerdì 29 maggio 2015

Biodanza e Counseling: una sinergia possibile

Approfitto di una breve intervista, alla quale ho risposto per una tesi di Counseling e Biodanza di un collega, per mettere a fuoco quelli che possono essere i motivi per una proficua sinergia tra le due metodologie.
Anni fa durante il mio percorso professionale come facilitatore di gruppi di Biodanza ho sentito la necessità di integrare i miei strumenti operativi con le principali tecniche di Counseling sia per mia crescita personale e sia per offrire un miglior servizio ai partecipanti ai gruppi di Biodanza.
Si tratta di due metodologie che favoriscono il benessere  del cliente (*) che pur avendo importanti punti in comune  si differenziano per gli aspetti centrali.
La matrice che accomuna il Counseling e la Biodanza è certamente rintracciabile nella psicologia umanistica e nel movimento dello sviluppo del potenziale umano
L’uomo ha in sé tutte le possibilità per realizzare la cosiddetta “tendenza attualizzante” descritta da Carl Rogers  e cioè l’innato bisogno e la capacità intrinseca  di ogni persona di realizzazione psicologica ed affettiva nonostante i numerosi condizionamenti esterni. Se per Rogers questo processo è definito “autorealizzazione”, Rolando Toro pone alla base del Sistema Biodanza il concetto di “integrazione” che avviene superando progressivamente le tante “dissociazioni” date dallo scollamento tra una buona parte dei valori culturali,  che muovono in direzione contraria alla vita, e gli istinti che sono alla base del buon funzionamento e dell’evoluzione dei sistemi viventi.
La distinzione tra i due approcci, a mio avviso, è data dal fatto che il Counseling è basato su un approccio prevalentemente psicologico e la Biodanza su uno biologico che inevitabilmente si estende fino agli aspetti psicologici dell’essere umano; inoltre il Counseling tradizionale rogersiano è basato sulle tecniche del colloquio e sull’alleanza terapeutica tra  counselor e cliente mentre per il Sistema Biodanza è fondamentale il concetto di esperienza vissuta attraverso il corpo e le emozioni esclusivamente all’interno di un gruppo.

Partendo da questi presupposti ho trovato particolarmente efficace nell’ambito della mia professione l’integrazione dei metodi in due direzioni ben delineate. La prima offrendo dei colloqui individuali di Counseling ai partecipanti ai corsi di Biodanza, che prendano il via dai  vissuti personali all’interno del gruppo, al fine di far emergere nel cliente la comprensione di alcune qualità che non credeva di possedere e le zone d’ombra da esplorare e sulle quali lavorare insieme in un processo di trasformazione.
La seconda  avviene all’interno di gruppi specifici di Biodanza&Counseling dove, dopo una sessione di Biodanza su una tematica precisa si passa ad una sessione di Counseling di gruppo, prendendo spunto da ciò che è emerso durante l’attività al fine di mettere chiarezza e consapevolezza, utilizzando anche tecniche attive gestaltiche o sistemiche.
Ritengo inoltre molto utile, se non indispensabile, per l’operatore di Biodanza la conoscenza e l’utilizzo delle tecniche di Counseling nella gestione dei normali colloqui individuali con gli allievi dei corsi e negli spazi dedicati alla condivisione all’interno del tradizionale gruppo di Biodanza.

Appare quindi evidente come, nei modi sopra descritti, le due metodologie possano integrarsi in maniera efficace per la crescita personale del cliente a patto che l’attenzione dell’operatore, che possieda entrambe le competenze, si concentri sull'esigenza di non snaturare nessuno dei due approcci conservandoli integri e ben distinti nella loro applicazione e utilizzandoli in maniera sinergica al fine di migliorare in termini di tempo e di risultati i benefici nel cliente.




(*) A differenza del paziente nella psicoterapia, il cliente nel counseling non ha bisogno di essere curato né aiutato a superare una sofferenza psicologica, ma si avvale delle competenze del counselor come sussidio delle capacità che già possiede in modo da conseguire gli obiettivi che desidera, nei modi e nei tempi che gli sono consoni. (Wikipedia)




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